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City4/5
On the road5/5
Storia e Cultura2/5
NaturaCi innamoreremo di Samarcanda, in un concentrato di storia e leggende, mosaico di religioni e civiltà. Punto d’incontro di culture e di scambi commerciali fin dagli imperi di Alessandro Magno e Gengis Khan, l'Uzbekistan è il cuore della famosa via della Seta, 8000 km che da Roma città eterna giungevano nella lontana Cina. Bukhara, Samarcanda e Khiva vi stupiranno per le loro moschee e bellezze architettoniche: un’atmosfera magica tra tappeti, stoffe e profumi orientali.
Pronti a partire?
Itinerario di viaggio
Si Vola in Uzbekistan!
Partenza
Pronti per un nuovo viaggione?
Ci vediamo in aeroporto e iniziamo a sognare quest'avventura indimenticabile!
L'antica Tashkent
Alla scoperta della capitale
Siamo a Tashkent!
Iniziamo con una visita della città: un giretto tra il Complesso Khast-Imam, il Bazar Chorsu, un giro in Metropolitana, la Piazza Amir Timur e la Piazza dell’Indipendenza.
Le metropolitane di Tashkent sono tra le più decorate al mondo ed ogni stazione è un'opera d'arte, mentre è imperdibile il mercato all'aperto del Bazar Chorsu, frequentato da una moltitudine di gente proveniente dalle campagne circostanti che in genere indossa costumi tradizionali, il modo migliore per ambientarsi subito.
Non dimentichiamoci di passare per la colorata via degli artisti detta “Broadway”, passando poi per la maestosa Barak-Khan Madrasa o l'abbagliante Minor Mosque, iniziando così ad innamorarci di questo posto.
Nel tardo pomeriggio treno per Samarcanda (treno veloce Afrasiab/Afrosiyób).
Sembra un salto nel futuro, ma saremo su un treno ad alta velocità sulla Via della Seta: un convoglio che collega Tashkent, capitale dell’Uzbekistan, alle leggendarie Samarcanda e Bukhara, sarà sicuramente ”un viaggio da mille e una notte.
Samarcanda
Sulla via della seta
"Corri cavallo, corri ti prego, fino a Samarcanda io ti guiderò..."
Siamo arrivati qui non a cavallo, ma con un bel trenino veloce, e oggi iniziamo la visita di Samarcanda!
Iniziamo da Piazza Registan, che nell'antichità significava “luogo sabbioso”. Il Registan di Samarcanda è uno dei luoghi storici più significativi della città ed accoglie il visitatore con la sua olimpica magnificenza. Le quinte della piazza sono tre madrase, ovvero delle scuole islamiche (oggi le definiremmo università) dove si insegnava matematica, teologia, astronomia e filosofia. Bellissima e coloratissima.
Altra tappa incredibile è la Moschea Bibi Khanum, costruita tra il 1399 e il 1404, nel centro di Samarcanda, la più grande del suo genere in Asia centrale e può ospitare quasi 10.000 fedeli: si dice che vennero utilizzati novantacinque elefanti per trasportare il materiale da costruzione. Immensa!
necropoli di Shah-i-Zinda, letteralmente la "Tomba del Re vivente".
Nel santuario trovano spazio i sepolcri della famiglia allargata di Tamerlano e i suoi amici prediletti e secondo la leggenda, anche un cugino del profeta Maometto. La particolarità di questo luogo sta nei suoi colori: i muri sono quasi interamente ricoperti da piastrelle di maiolica.
Questa necropoli continua ad ingrandirsi ormai da quasi un millennio: infatti moschee e mausolei di reali e nobili furono costruiti su vari livelli, aggiunti man mano su un periodo di circa nove secoli. Per la popolazione locale questo luogo è sacro e ci sono pellegrini che arrivano da ogni parte del mondo per visitarlo.
Altra tappa è uno dei “tesori” di Samarcanda: il mausoleo del profeta Daniele. Nel cuore dell’Asia musulmana, il mausoleo è come un balcone sul corso del fiume Siob, che domina da un pendio del vasto colle su cui sorgeva Afrasiab, l’antenata di Samarcanda rasa al suolo dalle truppe di Gengis Khan nel 1220, e della quale potremo avere testimonianza anche nella visita al Museo.
Continuiamo visitando i Mausolei di Gur Emir e di Amir Timur, il Bazar Siab dove potremo sbizzarrirci con lo shopping e l’Osservatorio Ulugbek.
Pranzo con i locals
Verso Bukhara
Dopo la colazione ci mettiamo in viaggio verso Bukhara. Faremo una sosta al villaggio Vobkent, dove ammireremo la vita locale, le pratiche agricole, l'artigianato locale, e cucineremo e pranzaremo a casa di una famiglia locale. Avremo l'occasione di imparare a prepare cibi locali, come il Plov, il lagman (zuppa di noodles) e il pane fresco.
Al termine proseguiremo verso Bukhara e avremo del tempo libero per iniziare ad esplorare la città.
Bukhara
Visita dei patrimoni UNESCO
Bukhara ospita oltre 140 edifici di inestimabile valore artistico e culturale, tutti Patrimonio UNESCO.
Passeremo la nostra giornata scoprendo la Fortezza dell’Ark, una delle costruzioni più antiche della città che ha subito varie distruzioni nel corso della storia: nel 1920 l’Armata Rossa distrusse gran parte della fortezza ed oggi ne sopravvive una piccola parte adibita a museo. Continueremo con la Moschea Bolo Hauz, che sorge lato opposto lo spiazzo antistante la Fortezza dell’Ark, utilizzata come luogo di culto dall’emiro e dal suo seguito.
Vedremo anche la Torre che per secoli è stata uno degli edifici più alti dell’Asia centrale: con i suoi 45 metri di altezza e un diametro di sei alla base, il minareto di Kalyan è senza dubbio la struttura più impressionante del complesso architettonico del Po-i-Kalyan, dove troveremo anche la Moschea Kalyan, ultimata nella prima metà del XVI secolo con 288 cupole a copertura delle gallerie interne e la coloratissima cupola centrale.
La competizione tra Re può sfociare in guerre e devastazioni, purtroppo, ma anche in splendidi edifici: oggi infatti vedremo anche a confronto la Madrasa di Abdul Aziz Khan e quella di Ulugbek. Starà a voi valutare se Abdul Aziz Khan sia riuscito effettivamente nel proprio intento: superare in bellezza la più antica madrasa di Bukhara?
Completeremo la visita con il Complesso Lyabi Hauz, la Moschea Magoki-Attori, la Madrasah Chor-Minor, le Madrasah di Miri-Arab, e i Mausolei Ismail Samani e Chashma-Ayub.
Rientro in albergo per qualche ora di relax, poco prima della mezzanotte ci trasferiremo alla stazione per prendere il treno notturno che ci porterà a Khiva. Notte in treno.
Khiva
La città degli schiavi
Arrivo a Khiva al mattino, colazione in albergo ed inizio delle visite della città.
Khiva storicamente viene ricordata perchè la città fu uno dei più grandi mercati di schiavi di tutta l’Asia centrale. Nei suoi bazar convergevano cavalieri provenienti dalle steppe e mercanti dai deserti meridionali, tutti accomunati da un’attività, quella della tratta degli schiavi, che avrebbe reso Khiva ricca e prospera oltre misura.
La visita della città odierna parte da Itchan Kala, che si confonde con il deserto per i suoi muri di fango e mattoni: a seconda dell’ora in cui visitate la città vecchia di Khiva i colori cambiano, acquistando sfumature impensabili fino a un attimo prima. Qui troviamo anche Kunya Ark, la poderosa fortezza e sede del monarca, che ospitava al proprio interno tutto il necessario per una corretta amministrazione del khanato: una prigione, la zecca, la sala delle udienze e l’harem.
Concluderemo le nostre visite scoprendo il Mausoleo Sayid Allauddin, la Moschea Ak- Maszhid, le Madrasah Khoja Berdibai, Shergazi-Khan e Abdullah Khan.
Verso Nukus
Ultime ore a Khiva
La mattina sarà libera per esplorare autonomamente Khiva o rilassarsi prima di iniziare l’avventura che ci aspetterà domani.
Nel pomeriggio trasferimento a Nukus, dove pernotteremo.
Lago Aral
Esperienza in yurta
Oggi inizia un tour avventuroso di 2 giorni nel Lago d'Aral, situato al confine tra Uzbekistan e Kazakistan.
Proveremo la vera vita nomade, dormendo in una classica yurta.
Scopriremo l'altopiano di Ustyurt, la destinazione più misteriosa e meno ricercata dell'Uzbekistan
Ci fermeremo ai Laghi Sudochie, una delle zone ecologicamente più intatte del delta del fiume Amudariya e un luogo chiave per la conservazione e il mantenimento della biodiversità della regione. I laghi supportano molte specie di uccelli acquatici nidificanti, comprese specie rare e in via di estinzione, che utilizzano tutte la rotta migratoria dell'Asia occidentale.
Quasi 60.000 tonnellate di pesce venivano raccolte ogni anno nel Lago Aral, ma poi negli anni '60 la "corsa del cotone" richiedeva una grande quantità di acqua, unito al bisogno di aumentare la portata dei fiumi Aral Amudarya e Syrdarya, furono quindi creati un numero enorme di canali per l'irrigazione dei campi di cotone.
Di conseguenza, dal 1961 al 1995, il livello dell'acqua è sceso di 17 metri e il litorale si è ritirato di 100-150 km. Ora l'area ricorsa un deserto, e in alcune parti sembra anche di essere su un territorio marziano, con insediamenti di pescatori abbandonati e navi abbandonate.
Pronti per una vita nomade?
NB: oggi il trasferimento è molto lungo e stancante (circa 8/9 ore), mettetevi comodi pronti per questo on the road dissestato a bordo di 4x4 insieme ai locals.
Il pernottamento in yurta prevede dei servizi molto basic nello stile di una vita nomade, siate pronti ad una notte molto spartana ma unica nel suo genere!
Città fantasma nel deserto
A spasso nel cimitero delle navi
Oggi seconda tappa della nostra avventura nel Lago d'Aral.
Assisteremo a paesaggi contrastanti tra mare estinto e miracoli della natura: qui troveremo scenari mozzafiato del nuovo deserto di Aral Kum.
Guideremo sul secco fondale del vecchio Mare (o Lago) d'Aral, che un tempo era il quarto lago più grande del mondo, e visiteremo il cimitero della navi Moynaq, letteralmente una città fantasma nel mezzo del deserto.
Dopo la visita, rientro a Nukus e volo di ritorno su Tashkent nel pomeriggio.
NB: oggi il trasferimento è molto lungo e stancante (circa 8/9 ore), mettetevi comodi pronti per questo on the road dissestato a bordo di 4x4 insieme ai locals.
Ciao ciao Uzbekistan!
Tempo di saluti
Oggi purtroppo dobbiamo tornare a casa: volo di rientro da Tashkent.
Salutiamo questa terra incredibile e ci abbracciamo forte, in attesa del prossimo viaggione insieme.
Tutto quello che devi sapere su questo viaggio
Cosa portare in valigia
- Abbigliamento comodo per le camminate
- Crema solare, occhiali da sole e copricapo/cappello per proteggersi dal sole
- Scarpe da ginnastica o trekking per per le camminate
- Almeno una felpa per l’escursione termica giorno/notte
- Nel caso in cui sia necessario fermenti lattici
- Adattatore universale per presa elettrica
Documenti necessari
Note visto e formalità d'ingresso:
Dal 1 febbraio 2019 entra in vigore per i cittadini di 45 Paesi, tra cui l'Italia, l'esenzione dal visto di ingresso. Il regime senza visto si applica ai cittadini italiani titolari di qualunque tipologia di passaporto (diplomatico, di servizio, ordinario) per un soggiorno fino a 30 giorni sul territorio della Repubblica dell'Uzbekistan.
Per entrare in Uzbekistan i cittadini devono essere muniti del passaporto con validità residua di non meno di 6 mesi alla data di ingresso nel Paese.
La quota comprende
- Voli internazionali andata/ritorno con bagaglio a mano
- Volo interno di ritorno su Tashkent
- Treno notturno da Bhukara a Khiva in cuccette da 4 persone
- Tutte le escursioni citate nel programma
- Ticket d'ingresso dei siti menzionati nel programma
- Transfer citati nel programma
- Tutti i pernottamenti con sistemazione in camera doppia/tripla standard
- Pernottamento in yurta sul Lago Aral
- Polizza di annullamento
- Assicurazione sanitaria
- Tour leader italiano
La quota non comprende
- Escursioni, attività e visite facoltative, non previste in programma
- Pasti non previsti in programma, menù à la carte, bevande, mance, facchinaggi, extra di carattere personale e tutto quanto non espressamente indicato
Info generali
INGRESSO IN UZBEKISTAN.
A partire dal 10 giugno 2022 l'ingresso in Uzbekistan non è più soggetto a restrizioni.
I viaggiatori in entrata non sono più tenuti a mostrare alcuna prova della vaccinazione o risultato negativo del test PCR o antigenico.
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Riceverete entro 30 giorni dalla partenza, le informazioni generali e l'operativo voli del vostro viaggio.