
Vola con me, guarda i miei viaggi.
Ciao! È inutile dire “mi chiamo Lorenzo”, tutti mi chiamano Lollo.
Ho iniziato ad esplorare la Biglia azzurra a quattordici anni, quando i miei genitori spediscono me e mia sorella in un villaggio sperduto nel Kenya. Ci rimaniamo per un mese, facendo volontariato in un orfanotrofio, che più che orfanotrofio era una famiglia. Quella terra, quelle tradizioni e quei volti mi conquistano.
Passano cinque anni, mi diplomo e, nella prima estate libera dai compiti delle vacanze, non esito a tornarci: “stessa spiaggia, stesso mare”. Questa volta porto con me due amici, e inevitabilmente inizio a percepire il valore dei compagni di viaggio. Ancora oggi penso che siano un caposaldo fondamentale: le persone con cui condividi ricordi indelebili non possono che costruire l’esperienza in sé.
Oggi, quella piccola fiamma della curiosità nata in Kenya si è fatta sempre più incontrollabile, e da allora non vedo l’ora di riempire lo zaino (mi basta e avanza!) e salire su un aereo. Quello che più mi piace è sentirmi minuscolo di fronte allo spettacolo che la natura mette in scena: nell’immenso deserto della Giordania, sul picco più alto di Madeira o dietro alla cascata più impetuosa dell’Islanda.
Ah, per la cronaca: tramonto>alba; mangiare>>dormire; thè alla pesca>>>thè al limone. Non mi convincerete mai del contrario.
Vi lascio con una profonda citazione filosofica, la mia preferita, che mi fa raggiungere la pace dei sensi:
"Vi preghiamo di rimanere seduti fino a quando il segnale delle cinture non sarà spento. Vi auguriamo un piacevole soggiorno o un buon proseguimento di viaggio"