Bella bimbi!
Qui Leti, detta “Zia Lé”, un’inguaribile bambina classe ’95!
Il mio per i calzini è un amore sconfinato, ma credetemi quando vi dico che anche l’odio quando devo piegarli e rimetterli nel cassetto non è da meno.
Ho cominciato a prendere aerei da ragazzina, insieme ai miei genitori, e viaggio dopo viaggio è cresciuta in me la voglia di conoscere l’altro, di raccontare luoghi, persone ed emozioni. Zaino in spalla e taccuino in tasca, è così che vivo il mondo.
Nel 2018 Oslo è arrivata come una boccata d’aria fresca e ha portato con sé cinque mesi vissuti tutti d’un fiato. Resterò per sempre legata — e grata — ai paesaggi unici dei fiordi norvegesi.
In fin dei conti, le prime volte non si dimenticano mai: la prima volta fuori casa, la prima aurora boreale, il primo Erasmus…
La Norvegia si è presa un pezzo di me, e sarà per sempre casa.
Poi è arrivato il secondo Erasmus. Quello in Spagna, in pieno Covid. Quello — come mi piace chiamarlo — della consapevolezza e della svolta.
Girona ha stravolto le mie certezze, e da lì ho cominciato a cercarne di nuove. Oggi posso dire, con il sorriso, di averne trovate alcune.
I tramonti in barca, i draghi sotto il cielo d’Islanda e gli occhi come specchi dell’anima…
Ma soprattutto ho capito quanta ragione avesse Christopher McCandless quando scriveva:
La felicità è reale solo se condivisa.
E a proposito di questo… il mio van è aperto a tutto — cartoni animati, pop, rock, quello che vi pare. Ma il Metal no, please!
1…2…3… SiVola un po’ poino insieme?